venerdì 15 luglio 2011

RiTagli

Stasera, guardando la tv, ho sentito una signora anziana intervistata per un programma di approfondimento politico.
Questa signora era alla manifestazione che stamattina hanno organizzato i pensionati, insieme alla CGIL a Roma.
Immagino un caldo afoso, sotto al sole; persone che hanno lavorato tutta una vita, che hanno messo da parte tutti i loro risparmi per essere felici almeno nella pensione.
E invece no.

Dicevo, la signora intervistata ha 86 anni e si è seduta su una sedia di plastica bianca, quelle che si trovano davanti ai bar. Si è fermata solo un secondo, per riposare. Ha dichiarato la sua età, con gli occhi di una che ha visto tanto di questo Paese, dicendo che non ha intenzione di mollare. La sua pensione è di 690 euro.


Ovviamente il tema è la manovra economica. Tutti si sono fatti un'idea, per forza.
Piove sul bagnato. Tutti sanno dove lavoreranno i tagli, tutti sanno che la casta non verrà toccata.


Trovo inquietante il paragone con il Titanic, che tanti politici -quasi con un velo di romanticismo da aperitivo- tirano sempre in ballo.


Forse i ministri dimenticano come andò a finire con il Titanic. Non fa niente. Dimenticano un sacco di cose.


I ricchi sul Titanic furono gli unici a salvarsi, stando comodamente su scialuppe di salvataggio e imbottiti di salvagenti, mentre osservavano decine di disperati morire nelle acque gelide dell'Oceano primaverile.
Qualcuno li svegli, questo non è un film e non ha i titoli di coda.







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