martedì 17 luglio 2012

Uomini e no


"Sento parlare Rosy Bindi...è sempre più bella che intelligente".
L'ex premier, Silvio Berlusconi, scelse proprio questa frase per umiliare in diretta televisiva l'onorevole Rosy Bindi. 
A volte mi chiedo cosa deve aver provato Lei. Mortificata e sbeffeggiata.
Impietrita, davanti a quelle telecamere dello studio di Porta a Porta, le si leggeva negli occhi un imbarazzo quasi adolescenziale, goffo e di solitudine.

Di lì a poco, sempre Silvio Berlusconi, avrebbe proseguito nel suo percorso di linguistica eleganza raccontando una barzelletta di spiccata mediocrità e rozzi luoghi comuni, colpendo sempre lei:


Qualche giorno fa, il Partito democratica si è trovato in mezzo alla sua ennesima bufera. Al centro delle questioni che hanno agitato le difficili "acque democratiche", l'infinito dibattito sui matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Mi sono trovata spesso in totale disaccordo con il Pd: troppo poco contemporaneo, troppo indeciso, dubbioso, vacillante.
La parità dei diritti per le copie omosessuali dovrebbe trovarsi ai vertici del dibattito democratico, in qualsiasi partito si dichiari civile e attento ai cambiamenti della società.
Siamo in Europa e siamo nel 2012: il Partito democratico, per crescere veramente, dovrebbe spostare il proprio sguardo sui paradigmi sociali che cambiano, prestando attenzione e sensibilità ad un certo tipo di temi. E invece no.
Personalmente non mi piace la posizione assunta dal Pd sui matrimoni gay: trovo tutto troppo ipocrita, lontano, indefinito e terribilmente antico.
Mi ha deluso Rosy Bindi, donna che stimo profondamente.


Nei giorni scorsi è rimbalzata su tutti i giornali una frase di selvaggia volgarità, che aveva per bersaglio, di nuovo Rosy Bindi: "Non ha problemi di convivenza con il vero amore non ne ha probabilmente mai avuti."
A dichiararlo è stato Beppe Grillo, che ha dimostrato nel giro di pochissimo, di non essere poi molto diverso dagli "altri". Mediocre, rozzo e volgare.
Quando Berlusconi pronunciò quelle parole infami, giustamente si scatenò una bufera.
Da quando un uomo, in quanto uomo, si può prendere il diritto di umiliare un essere umano sulla sua presunta poca avvenenza?


La domanda che mi pongo è sempre la stessa. E me la pongo ogni giorno, anche quando cammino per la strada o sono in università.
Perchè molti uomini, dall'alto della loro piccolezza, si prendono il diritto di classificare, giudicare, pesare, accusare e sentenziare sull'esteticità di una donna?


"E' una donna...è incomprensibile per natura!"
"E' una donna...sai no come sono fatte?!"
"E' una puttana...me la faccio tanto perchè alla fine ci sta!"
"E' una suorina...quella non te la darà mai!"
"Quella sì che è una vera troia!"
"Piuttosto che andare con quella...ma l'hai vista che cesso??"
"Fosse almeno bella...è antipatica, imbranata e non sa fare il suo lavoro"
"Quella ha fatto strada non per le sue qualità, ma perchè l'ha data alle persone giuste"
"Cercasi ragazza di bella presenza"
"Ma sei incazzata perchè hai le tue cose?"


Potrei continuare, ma non lo farò.
E non vorrei sentirmi dire "il solito discorso femminista": questo non è femminismo, è logica.


(foto di Vivian Maier)