mercoledì 31 agosto 2011

"io sono di sinistra ma..."

Oggi a pranzo, mio fratello mi ha raccontato un episodio che ha vissuto ieri pomeriggio, mentre faceva metano alla macchina.
Un signore sui 75 anni, ha iniziato il suo discorso dicendo "Ah beh io sono sempre stato di sinistra ma...".


Prologo terrificante, che non lascia spazio a nulla di buono.


E infatti il peggio è arrivato subito dopo.
Sullo sfondo, la strada. Sfilano sul marciapiede due signori (probabilmente maghrebini) che vestono con abiti di tradizione musulmana.
Il tizio continua il suo discorso così: "...ma adesso...loro fanno il Ramadan e noi paghiamo...eh?! Chi paga?!!! Li paghiamo NOI!Li sfamiamo noi, e noi non abbiamo lavoro!".

Qualcuno lo svegli. Gli immigrati sono spesso la struttura portante del nostro Paese.
Qualcuno gli dica che noi non paghiamo il Ramadan proprio a nessuno, al massimo paghiamo le tasse che "altri" (i santievasori che piacciono tanto alla nostra classe dirigente) decidono di non pagare. Forse scelgono le banche in Svizzera o nei Paradisifiscali per il paesaggio. Si decisamente.


"Escogitano provvedimenti demenziali al solo fine di evitare le tasse sui ricchi." Gad Lerner

lunedì 29 agosto 2011

domenica 28 agosto 2011

Memoria corta

Il 30 agosto 2010 il raìs arrivava a Roma e faceva un atterraggio da rock-star, porgendo la mano (per lasciarsela baciare) e camminando su ossequiosi tappeti rossi. Sparse per Roma c'erano bellissime tende dalle stoffe raffinate, cuscini comodi, trattamenti superlusso e attrazioni per far divertire l'amico raìs dopo il lungo viaggio.
Cavalli e donne, che per molti sono più o meno la stessa cosa. Una forma di ornamento.

E' passato un anno, il 2011 ha portato novità e ha evidenziato storiche ipocrisie.
Il raìs ora è divenuto il nemico da abbattere con la tristezza nel cuore (vedi alla voce PremierB.&friends).
Ieri sera il tg1 annunciava le indicibili sofferenze inflitte dai lealisti di Gheddafi a chi si oppone; il servizio raccontava delle inenarrabili torture ai nemici del regime, stupri, violenze di ogni genere.

Tutte cose che fino a un anno fa probabilmente non esistevano. Il raìs deve essere diventato cattivissimo in un anno. Sicuramente sarà andata così.
Un pò come gli amici della Lega che si riscoprono un po' freak e pacifisti. Prima il raìs era il  loro controllore personale di petrolio e flussi migratori (sgraditi agli amici padani, che non bevono neanche il caffè macchiato perchè appunto è "macchiato"), oggi è un feroce e sanguinante assassino.

Nel bunker di Gheddafi c'era aria condizionata in ogni stanza, una sirena d'oro al centro del salone, affreschi che ritraevano le automobili comprate dai figli e molti oggetti che ricordano vagamente l'arredamento di Cetto Laqualunque.



«Chi non capisce è prigioniero del passato»

Lo diceva l'anno scorso B., accogliendo l'amico raìs.







In pochi stanno raccontando la verità, ma qualcuno, anche solo indirettamente, la sta narrando.


lunedì 15 agosto 2011

Il pranzo di Ferragosto

Oggi è il 15, giorno puntuale, che si presenta sul calendario come il Natale o Capodanno. E' uno di quei giorni in cui si ha l'obbligo della grigliata, del mare, del casino, del caldo, del sole. Tutto deve essere obbligatoriamente gioioso e tremendamente "felice".
In questo 2011 le cose non sono proprio tranquille, ma sono certa che gli italiani per 24 ore si accontenteranno di un po' di sole e due salsicce alla griglia, dimenticando tutto ciò che accade intorno. Un effetto placebo.
Dimenticheranno i disagi sociali, che nella nostra contemporaneità sono tornati ad essere i protagonisti indiscussi della storia del mondo; dimenticheranno i paesi in rivolta, che chiedono dignità e democrazia e ne hanno avuto abbastanza delle bugie dell'occidentebuono (ormai a questo, fortunatamente, non ci crede più nessuno); dimenticheranno una politica che li abbandona dove chiedono più aiuto; dimenticheranno l'ipocrisia della politica che è garantista con chi ha molti soldi e avranno "tolleranzadoppiozero" con i disperati che cercano una vita diversa e che certamente non hanno tutti i soldi dei garantiti; dimenticheranno dei disperati sui gommoni che scappano dalle guerre e dalla fame per avere una vita diversa e non è detto migliore; dimenticheranno che l'anno scorso Roma si bardava a festa per accogliere le ultime paranoie del 'marajà' che improvvisamente è diventato il pericolo e il nemico numero 1.
Lo dimenticheranno perchè è Ferragosto. E la Nazionale, la Ferrari, il Calcio, la Tv e Ferragosto per gli italiani, si sa, sono questioni serie.



giovedì 11 agosto 2011

Il discorso del re


 (Giulio Tremonti e la libertà di licenziare)

"La linea dura paga, siamo pronti a usare anche i cannoni ad acqua sui 'rioters'." D.Cameron

E mentre il "perfettissimo e super-civile" Occidente, modello dei modelli che si impone su tutti, si scontra con un'evidenza difficile senza porsi troppe domande, i social-network oggi sono impraticabili.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/08/11/londra-dopo-le-violenze-il-governo-non-esclude-di-sospendere-i-social-network/151081/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/08/11/cameron-come-liran-pronto-il-bavaglio-per-il-web/151098/

Per fortuna che a ricordarci la fragilità della contemporaneità c'è Victor Serge.
"Nonostante tutto la verità esiste."


martedì 9 agosto 2011

London calling

A Tottenham si parlano più di 300 lingue.
Tottenham ha il più alto tasso di disoccupazione di tutta Londra, l'ottavo posto in tutto il Regno Unito.
I gruppi etnici che compongono il volto di quest'area di Londra, sono molti, ognuno con caratteri ed esperienze socio-culturali lontani e diversi. Dietro le finestre vivono colombiani, congolesi, albanesi, curdi, turchi ciprioti, turchi, somali, irlandesi e portoghesi.
La zona meridionale di Tottenham è conosciuta per essere una delle più grandi aree multietniche di tutta Europa.
Ora brucia.
E' un'area poverissima, volutamente abbandonata  dalla "politica che conta" alla rabbia e alla frustrazione di chi ci vive.
Qualche giorno fa un ragazzo di nome Mark Duggan è stato ucciso dalla polizia.


 Mark Duggan era padre di quattro figli e viveva nel quartiere. Una vicina che lo conosceva ha detto ai giornali britannici che la sua fedina penale poteva essere non immacolata ma che era un non violento che non avrebbe fatto male a una mosca.(http://www.repubblica.it/esteri/2011/08/07/news/guerriglia_londra-20131564/?ref=HRER3-1).

Dopo la sua morte, avvenuta in circostanze non completamente trasparenti, in una zona del quartiere si era raccolto un gruppo di solidarietà per ricordare il giovane Duggan.

Ed ecco la polizia. Gli spari. Il fuoco. Le vetrine frantumate. Le fiamme.

Cosa lega queste fiamme a Mohamed Bouazizi? Molti non troveranno un legame.
Bouazizi faceva il venditore ambulante a Sidi Bouzid in Tunisia, era laureato con il massimo dei voti, si intendeva di economia e aveva 27 anni. Siccome le logiche del mondo non prevedono uno spazio etico ed equo per tutti, Bouazizi faceva il venditore ambulante abusivo per poter vivere, con il certificato di laurea appeso nel suo appartamento.
Bouazizi, dopo aver subito sistematici soprusi da parte delle forze dell'ordine del regime tunisino, decide di porre fine a quella vita e a certe logiche sociali che costituiscono la sua quotidianità.
Si è dato fuoco di fronte al palazzo del governatore locale.
Morirà dopo pochi giorni in ospedale, in seguito alle ustioni riportate.
Bouazizi scatena le menti e accende la Primavera araba.

Certo, le realtà sono diverse. Ma il filo rosso che accomuna Iran, Tunisia, Egitto, Siria, Spagna, Grecia e ora Londra è piuttosto evidente.
E' il disagio sociale, le lacrime e l'indifferenza.
Anni e anni in cui la politica e la classe dirigente hanno finto di non vedere e non sentire, tenendo a bada la rabbia con strumenti subdoli che ora, a causa della crisi, vengono meno.
La totale incapacità di governare con etica e secondo coscienza, non curandosi del disagio di coloro che ne pagavano le spese , lasciando covare rabbia e frustrazione, per affrontare i problemi e la realtà in assoulta incapacità e mediocrità.
Il discorso oggi del premier inglese, che ha liquidato questi atti come "gesti di semplice criminalità", lascia intendere il problema piuttosto evidente che colpisce la politica e le classi dirigenti: la totale incapacità di leggere il mondo, di porsi le domande, di chiedersi il perchè.
Non si combatte mai realmente la povertà, il disagio e le diseguaglianze, perchè a molti fanno comodo (promesse elettorali, interessi, paure da cavalcare ogni volta che si presenta l'occasione).
Quanti hanno sognato e visitato da turisti questi posti, ignorando il dolore, le difficoltà cui sono costrette le fasce più deboli della società.
La "crisi" mette tutto a nudo: società, regimi, "democrazie", potere, uomini e donne.

Lec scriveva "Aveva la coscienza pulita. Mai usata."
Ecco appunto.
Ogni riferimento a persone o luoghi, NON è PURAMENTE CASUALE.