E così mentre noi siamo bersagliati da un "forza gnocca" qualsiasi, e un verde e amorevole "fatti scopare che è meglio!" leghista (http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/06/la-lega-zittisce-la-deputata-pd-codurelli-fatti-scopare-che-e-meglio/162546/), ricordo alla maschia e goliardica Italia, che fuori di qui succedono cose veramente interessanti.
Come per esempio il premio Nobel per la pace, che contrariamente a quanto vorrebbe una certa misoginia tutta italica, è andato a tre DONNE. Si, si: tre donne, non tre uomini di circa 76 anni, con avanzata demenza senile che gradiscono infilare crocifissi tra le gambe di giovani e intraprendenti signorine.
I nomi sono tre: Ellen Johnson Sirleaf, Leymah Gbowee e Tawakkul Karman.
Ellen Johnson Sirleaf, attuale presidente della Liberia, Leymah Gbowee, avvocato impegnata nelle battaglie civili in Liberia, e Tawakkul Karman, giornalista e attivista yemenita: ecco i nomi delle tre donne alle quali la giuria di Oslo ha attribuito il premioNobel per la Pace 2011. La motivazione è il loro impegno per lo sviluppo della democrazia, “la loro lotta non violenta in favore della sicurezza delle donne e del loro diritto a partecipare al processo di pace”.
E a proposito di chi vede lungo nella storia...
"Il sesso femminile, se lo si lascia fare, è crudele, ambizioso e avido di potere."
Publio Cornelio Tacito
Sì certo. Come no.
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