venerdì 21 ottobre 2011

Friends will be friends!

E così ieri moriva Gheddafi. 
Pare fosse nascosto a Sirte, dov'era nato nel 1942, in una buca, e sembra che abbia gridato "Non sparate! Non sparate!".
E fu così che l'ipocrita e buonista occidente festeggiava rumorosamente la morte  di un ex-amico (a sentirli!), del Raìs più "coccolato" e galvanizzato dei nostri tempi, al quale veniva riservato un trattamento da rockstar, tappeti rossi, lenzuola di seta, tende color porpora, cuscini e servizi extralusso, donne (sì sì avete capito bene, nell'elenco divertimenti ci stanno anche degli esseri umani!), spettacoli pirotecnici, sfilate di ogni genere e patti davvero troppo imbarazzanti per essere rielencati.
Aggiungiamo alla lista: cattura dell'amico-non-più-amico a cui prima si baciava la mano e si stringevano patti scellerati contro i diritti umani, e bombardamento-freakkettone europeo su civili inermi. 
Mi piacerebbe proporre l'elenco delle dichiarazioni dei vari rappresentanti delle democrazie occidentali, con gli elogi al Raìs, a Mubarak e a Ben Ali. Eviterò di riproporlo per due ragioni: il primo è che tanta ipocrisia mi disgusta, e il secondo che le menzogne e le bugie hanno le gambe corte. Di questo non c'è bisogno di prova scientifica: B. lo dimostra per EVIDENTI ragioni estetiche  e non solo.





"Le amicizie vere sono quelle che si fondano sul sentimento; l'amico non giudica, comprende."
A.Fegatelli





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